GIUDICARE GIURARE GIUDICI

GIUDICARE GIURARE GIUDICI

 

Ma voi giurati,

oranti in questo turbine di immagini che rasentano la mia mente

Nei pensieri del mattino tra le lenzuola,

che dite?

In questo fallace mondo di preconcetti,

giudicate in alta toga

mentre si sta consumando nelle nostre viscere chissà che dramma,

chissà che orrore.

Voi,

che con le cordoniere vi allacciate al giudizio universale

e vi eclissate dietro la pettorina del codice di hammurabi.

Il consiglio dei vecchi senza il consiglio degli umili.

In che giostra multicolore v’imboscate?

In ognuno di voi si arroventa il rancore per un accadimento personale

e quando un teste parlando, Fa accendere in voi quella scintilla di rabbia

per un cerchio non chiuso delle vostre vicende personali, giudicate dietro a una corazza di impassibilità e aderenza.

Li,

Io vedo alcuni vostri capelli rizzare

Tremare le sopracciglia

Vedo;

Che dentro di voi si è iniettato il sangue dell’odio,

Anche se non leggo i vostri pensieri.

Ma voi Lasciate andare tutto ciò,

credete che possa essere supportato dagli uomini in livrea che compongono la giuria,

esenti da sentire il giudizio assoluto che mormora a voce bassa,

annientato per dar risonanza ai fatti, senza indagare le vere cause.

Sull’uscio di casa anelate ad un tappeto volante

che vi faccia trascendere le grida d’indignazione degli uomini che non sono contenutI “di fatto”, nei vostri libri.

Riuscire a sorvolare la divisa di pietra,

quella con i cordoni e quella di bella stoffa,

per sentire la gioia che scorre e che porta a saltare,

ad abbracciare,

a urlare di piacere e invece no,

quel tessuto che indossate è diventato arsenico che lentamente si scioglie nel corpo e porta alla morte dell’essere.

Quell’io che gioca e rischia, muore.

Ma tutti noi oggi indossiamo quelle divise

e i libri di cui ci avvaliamo sono le nostre(forse) leggi morali,

il nostro pensiero predicante e spietato,

la nostra lingua biforcuta,

i nostri occhi trasfusi di risentimento.

Fantasma che diventa ogni forma che incontra è la nostra mente,

e in quella forma,

ci riconosciamo, ci immedesimiamo, crediamo di essere…

Noi,

esseri partecipi al “ruolo” dell’esistenza.

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