Vedo le rondini volare, mentre stabili e radicati ci sono un pino e una tuja accanto a me.
Mi immedesimo nel volo osservando le mie piccole e grandi paure giornaliere, venti che mi fanno cambiare la direzione del volo, sbatacchiare le ali per poi riprendere le correnti ascensionali e planare fermo, teso e rilassato allo stesso tempo.
Quante immagini oscurano il volto del qui e ora? Desideri di fuga. Rilanci di nuovi orizzonti.
Nel semplice camminare sulla terra, trovo un asfalto di superficialità che mi rende il sentiero intricato e dalle cose superflue la mia attenzione è attirata. L’attenzione, che cerco di mantenere alta anche se ogni tanto vacilla, vorrei serbarla su ciò che vivo ora, senza sorvolare sui piccoli dettagli che rendono quest’esistenza difficile e lastricata di prove. Cerco la semplicità, mentre il chaos dei pensieri mi porta a disperdere il senso di me, quell’intima confidenza con la vocina interiore che sa cosa fare, ma visto che non urla come i mille pensieri allora non ascolto, o almeno, prendo le sue richieste a piccole dosi.
Distinguere tra il sogno zeppo d’idee e la realtà fatta di un presente sottile, è un attività in cui il mio equilibrio tituba… Ci vuole attenzione alta alle percezioni per non cadere nelle risposte automatiche che talora dò e che sono frutto di programmazioni pregresse in cui la mia decisione è assente. E’ come se avessi impostato che a un determinato stimolo A ci sia una risposta B e tutto ciò non passa più dalla ragione, avviene… Residui d’introiezioni del passato su cui ancora non ho meditato, scelte di dinamiche indotte da chi nel passato è stato per me una voce di cui non dubitavo. Genitori e altre figure in tempo di insicurezza e poca integrità. Che indigestione amici!
Invoco il silenzio per dare ascolto al sottile bisbigliare dei bisogni!
Esorto la calma affinchè acquieti il vento che scuote le antenne sui tetti qui fuori e fa vibrare a frusta le punte degli alberi.
La quiete nel profondo del mare che si increspa di queste onde emerse di senso, come dei capelli che fluttuano nel vento mentre il cuore è caldo.
Le rondini sembra giochino con questo vento che ha spazzato le nubi e che spinge al di sopra dei dieci nodi.
Che caso per questo luogo di pianura, un vento che muove e spinge verso la tuja, che con i suoi germogli verdi brilla di rinascita.
Mi interrogo su come vivono le intemperie le rondini, come gestiscono i grandi eventi che la natura ci offre, i grandi venti come ora, gli acquazzoni, la grandine e tutte le altre condizioni che affliggono lo spirito e temprano il carattere.
Mi interrogo con una sola voce nel vento, essere nuvola e cielo al contempo…