AFRICASS
All’aereoporto di malpensa incontro Lorella, lei arrivava da quel posto vicino al ticino di cui vi ho parlato tempo fa. Siamo tra gli ultimi a fare il check. Proseguiamo superando i controlli, non prima di aver regalato un accendino a un uomo ignaro in attesa fuori dai cancelli, subito dopo avremmo dovuto regalarlo ai poliziotti. Mi rimaneva un ultima cosa da fare prima di partire, mettere la segreteria telefonica e impostare il messaggio vocale di benvenuto, opto per il bagno, mi sembrava il luogo più intimo dove dare al mondo il mio messaggio… fuori dal bagno mi avviavo verso Lorella quando a un certo punto inizio a fare fuoco con gli occhi, mi fermo, fisso un uomo: Diiieeegooooo! Albeeerto! Ma daiii! Non ci vedavamo da più di tre anni, lui era partito come monaco comboniano per l’Uganda. Con Diego avevamo fatto tre anni di scuole serali, avevamo riscattato il diploma che avevamo perso per strada insieme ad un gruppo di persone motivate, viaggiatori, musicisti e artisti vari. Tre anni di lavoro diurno e scuole serali, in cui si usciva la mattina e si tornava a casa a mezzanotte e nei weekend, quando ce la facevamo, eravamo occupati con lo studio. Quando abbiamo iniziato le scuole serali io ero tornato da due anni di asia e lui da vari viaggi nell’africa nera. Già durante le scuole serali aveva iniziato il percorso per diventare monaco comboniano e spesso andava a Padova in un monastero senza menzionare troppo parola in giro. Preso il diploma io andai a fare filosofia a Milano e lui mi pare sociologia a Padova, facendo base dai monaci. Mi disse che la tesi la fece sui ragazzi guerrieri ugandesi. Ando sul posto. Si tratta di quel fenomeno di ragazzi rapiti da bambini dai sette-otto anni e portati a bastonarsi tra di loro. Succede in molti paesi in difficoltà. In buona parte dei casi da vittime diventano carnefici e quindi crescono facendo omicidi e quant’altro. Quando questi ragazzi diventavano adulti, e lui ne aveva incontrati sui venticinque anni, alcuni di loro cercano di uscire da questo flagello, ma trovare il perdono sociale dopo che magari hanno sterminato famiglie di vicini o magari i loro parenti stessi è un impresa ardua. Diego era tornato in Italia per 8 mesi, arrivava dalla Zambia dove era stato due anni e verso cui era diretto. Mi diceva che ha lasciato definitamente l’ordine dei comboniani per agire da free-lance, come si è definito. Aveva fatto un esame di coscienza e deciso che era meglio così, vuole introdursi in quella realtà come meglio crede e senza vincoli che anche le istituzioni monasteriali, anche se missionarie hanno. Aveva vissuto nella baraccopoli di Lusaka facendo da insegnate di strada e ce nè voluto prima che lo accettassero. Ora era intenzionato ad andare lì, a vivere dentro la baraccopoli, a creare una situazione li dentro. Aveva ricevuto alcuni aiuti e ha fiducia sul trovare una soluzione ottimale per continuare, magari anche con una guest house nella baraccopoli. Il suo sito è africass.it dove aggiorna i suoi progetti e comunica con il mondo. Nella sua vita a Milano faceva il pasticciere, ma una vita viaggiando per le strade d’africa l’ha portato a trovare più senso nel cercare di aiutare persone, in molti casi senza speranza, che continuare a creare dolci per un mondo che forse ha perso la direzione.
Eravamo sullo stesso volo per Dubai e abbiamo festeggiato il nostro incontro sull’aereo. Nell’aeroporto di Dubai ci siamo seduti e abbiamo iniziato ad ascoltare il richiamo degli uccelli. Si proprio così uccelli. All’inizio pensavo fosse una registrazione, ma poi mi sono accorto che ce ne erano di veri, proprio dentro l’aereoporto. Hanno creato anche un oasi di verde con dei nidi per loro. E’ pazzesco. Ce anche una fontana gigantesca. Il feng shui in aereoporto mi mancava…ci siamo salutati e siamo partiti verso le rispettive direzioni.
A Shangai siamo arrivati di sera. Questa mattina lorella, io e le altre persone con cui collabora ci siamo trovati a fare colazione. Noi alla cinese con noodles, conji(un riso strabollito) e mille stuzzicanti piatti cinesi. Molti cinesi invece con bacon and eggs all’inglese. Come si rivolta il mondo…
Ci saranno 6-7 gradi, c’è un nuvolo pesto ed ha anche grandinato stamane. A me viene in mente Nuvolari, la canzone di Lucio Dalla, canticchio mentre mi avvio a uscire. Un saluto a Lucio Dalla, che se ne è andato da quest’esistenza qualche giorno fa. Una altra voce che vibrerà nell’aria anche senza la sua presenza.