Le mani che aiutano sono più sante delle mani che pregano, diceva un post si facebook attribuito a Sai Baba.
Mi chiedo se lo scrivere possa aiutare qualcuno? Sia chiaro nessuna ambizione a diventare santo, ma un po’ più umano sì.
Da lettore, posso dire di trovare un testo interessante quando mi permette di immedesimarmi, quando sento che sono “come” le mie parole che escono da quel libro. Se poi leggo qualcuno che mi aiuta a comprendere maggiormente la realtà in cui vivo, a farmene vedere le sue sfumature, i suoi anfratti e le mille voci che nascono in me ma che, in qualche modo non riescono a manifestare, allora trovo il testo perfettamente calzante ai miei bisogni psicologici. Permette di pescare da una sorgente che tutti abbiamo in comune, anche sie il sostrato manifesto sarà differente per ognuno. Direi molto vicino al funzionamento del il principio di causalità e dell’I-Ching. Gli scrittori così sono rari e perlopiù mi sono sforzato di leggere tomi di saggi o di meta-tecnici che per entrare nel loro pensiero e ordine d’idee a volte ci sono voluti, non solo mesi ma anni. Poi ci sono i Libri Sacri tanto affascinanti quanto enigmatici. Puoi leggerne passi per anni e non capirne niente o avere una luce a una prima lettura, valgono per l’antico testamento, per i veda, per il tao te ching, per le upanishad, per il canone buddista, per il libro tibetano dei morti e altri ancora.
In me c’era la passione di leggere quei rari autori perchè erano capaci di rendere chiari dei concetti che altrove erano esposti in maniera incomprensibile. Per me loro avevano compreso qualcosa che gli altri autori, magari anche professoroni, ci giravano intorno, rimanevano lontani, magari facendoti anche passare per quello che doveva farne di strada per capire.
Trovo sia più autorevole una persona che riesca a parlare con chiarezza anche di aspetti difficili della realtà, perfino sottili, piuttosto che grandi necessità speculative.
Secondo me i testi sacri avevano quella valenza, permettendo alle necessità di comprensione psicologiche di ciascuno di manifestarsi, chiaramente in un’altra epoca.
Ci sono anche persone che hanno compreso tutto, ma non hanno parole per spiegarlo e altre che hanno capito tutto intellettualemente, ma non hanno integrato quasi niente. In quest caso mi va di dedicare un pensiero a quelle persone che hanno acquisito, la capacita ma soprattutto hanno deciso di donarsi agli altri, di essere generosi a tal punto da scervellarsi per far comprendere ciò che hanno appresso, molto probabilmente facendo uno sforzo di gran lunga superiore.