Il Fine Ultimo

Il cielo oggi è leggermente appannato, la luce entra fioca dalle finestre.

In cima a due antenne tv, su due tetti diversi, stanno abbarbicate due cornacchie grigie scrutando il cielo. Mi chiedo cosa aspettano, cosa le darà il la per volare.

In fondo anche noi aspettiamo per fare delle scelte importanti, attendiamo che il nostro prossimo passo, sia la conseguenza di una serie di scelte che maturano a tal punto da richiedere una partenza, ma non sempre il processo si genera così. A volte partiamo senza l’ausilio di una serie di scelte, senza una vera metabolizzazione di esse. Si segue l’onda scevri di una vera direzione, si agisce per una scelta del momento, per un capriccio, per la soddisfazione di un piacere momentaneo o per allontanarci da qualcosa che ci provoca avversione. Ci facciamo accecare da uno stimolo.

Qual è lo scopo della vita? Qual è lo scopo della tua vità? Te lo sei mai chiesto? Hai mai trovato una risposta?

Il fine ultimo della nostra esistenza non può essere lasciato al caso, si continuerebbe a girare come trottole fino alla fine dei nostri giorni. Non so se le cornacchie grigie, le cinciallegre, i caprioli e le nutrie ne hanno uno, ma l’uomo non ne può fare a meno, se no sarà continuamente sbattuto di qua e di là dai milioni di stimoli che la vita in comunità ci propone.

Il fine della vita non è una speculazione intellettuale fine a se stessa, serve per organizzare la propria vita in funzione di un valore primo a cui accedere nei momenti di confusione, di crisi, di difficoltà. Ho sentito troppe volte che il fine della vita è avere una casa(magari con trentanni di debiti), una famiglia e dei figli, una carriera e altro ancora, ma ogni volta ho visto molte di queste persone infelici e insoddisfatte.

Qual è la cosa più importante della tua vita? Te lo chiedi mai quando la notte scende e ti ritrovi solo/a nel letto a pensare?

Ho sentito dire: mio figlio, mio marito o mia moglie. E se domani la loro esistenza finisse, dove ci aggrapperemo? A quale film faremo affidamento? Ogni giorno può essere l’ultimo sia per noi che per gli altri, e se non si è aderenti al nostro scopo di oggi forse saremo insoddisfatti, tristi, inermi, impotenti. Succede no?

Se riusciamo a trovare un fine nella vita ogni giorno potremo proseguire in questo cammino. Il mio e il tuo fine ultimo della vita possono essere diversi.
E se uno di questi sarà inconsistente un giorno o l’altro si sfalderà e ci ritroveremo culo a terra di nuovo. E’ importante che questo scopo sia fondamentale, sia per noi stessi che per gli altri. I fini candidamente egoistici sono illusioni, non comprendono la nostra esistenza nella sua totalità, con gli altri, con la comunità e con la natura.

Quello scopo lo devi cercare dentro di te, altrimenti ti muoverai tutta la vita come una bandiera, seguendo il vento delle passioni. Ci vuole una rotta nella vita, per far si che la tua barca non sia alla deriva e si faccia trascinare dalla corrente. La rotta è interiore, all’esterno troverai solo spaventapasseri. Dentro di te va trovata. Quando la troverai, rinuncerai a molte cose perchè perderanno di valore, semplicemente te ne libererai. Quando avrai il fine ultimo della vita, molti tuoi atteggiamenti cambieranno, cercherai di agire in accordo con quello scopo e piano piano parecchie cose a cui prima tenevi avranno poca ragione di esistere. Ti renderai conto che se procederai nella stessa direzione in cui procedevi prima ti allontanerai dalle cose più importanti. Il fine ultimo ti aiuterà a cambiare progressivamente le dinamiche quotidiane, sceglierai con meno confusione perchè già nelle idee ti renderai conto che alcune strade non sono più percorribili, non saranno più le tue. Allora potrai anche andare controvento per un pò, perchè il tuo ascolto con ciò che senti veramente importante inizierà a prevalere sulle paure, iniziarà a scardinare quei meccanismi di conflitto interiore che probabilmente ti trascini dietro da anni.

Sei così sicuro/a che non stai seguendo una strada che qualcuno ha preparato per te? Credi veramente di avere uno scopo nella vita?
Bisogna rifletterci con calma e a qualcuno ci vorranno mesi, ad altri anni, alcuni muoiono senza averlo.

Dopo che morì mio padre tre suoi amici mi invitarono a cena. A un certo punto arrivò un uomo vicino al tavolo e salutò uno di questi amici. Avevano lavorato insieme per alcuni anni e l’amico di mio padre gli chiese come stava, lui rispose con gli occhi cupi: bene, sono in pensione, ma era meglio quando ero a lavorare. Le sue parole mi trafissero. Stavo cercando di metabolizzare un lutto che aveva creato una miriade di conseguenze, lui mi aveva fatto fare luce su tutto ciò che non avrei voluto fare nella vita e soprattutto la volontà di non rimanere intrappolato nelle scelte altrui.

Bisogna che ognuno di noi, dentro di sé, trovi uno scopo nella vita per non arrivare un giorno a rimanere deluso da tutti gli pseudo-scopi con cui ci si può trastullare per una vita. Avere uno scopo nella vita è la base per essere più felici in questa esistenza, per viverla degnamente. La vita brucia lentamente come un bastoncino di incenso e regala i suoi profumi a chi è in grado di coglierli. Avere uno scopo nella vita non significa delegare a un remoto futuro il raggiungimento di un determinato obiettivo, significa viverlo ora, perpetrare nell’adesso la sua realizzazione, vivere ogni momento come se fosse l’ultimo. Quello scopo è qui, ora. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è adesso con noi.

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