se mai la notte ispira
i ritorni a te…
Mi fingo vago nel pensier sereno
che non è conflitto
e tanto vorrebbe far di nuovo viva
la sua presenza.
Cerco i tuoi aulenti sospiri
e la tua pelle tenera e vellutata
musa di un tempo (or)mai passato
ma fresca e candida
è la tua voce nel vento
e non sono solo i tuoi
occhi, che impronta hanno lasciato
e il caldo calore dei tuoi baci
interminabile voglia, di non smettere mai.
Il rotolarsi univoco, quell’accrescersi
quel perdersi ed esserci nell’altro
e in noi, un limbo speciale di piacere
quell’infinita voglia d’essere tuo/mia
Dolce sovrana cavaliera alata sopra le umane vesti…
Se mai,
ritorno sveglio,
e c’è sole e c’è luce
c’è l’azzurro con bande di nuvole al cielo
e sento il desiderio.