
Cari amici,
h da poco terminato una piccola ricerca intitolata Presente e Futuro della Costruzione della Pace con metodi basata in attivitá artistiche(art-based Peacebuilding). Questo studio adotta una prospettiva decolonizzata e valuta lo stato attuale dell’arte come metodo di costruzione della pace, analizzando i punti di forza e le debolezze metodologiche, e offre linee guida per future ricerche e interventi in questo campo. La condividerò privatamente con chi è interessato.
Questo campo sta crescendo rapidamente negli ultimi 6 anni è aumentato del 400%. Questo indica un crescente interesse anche se tuttavia, una significativa quantità di ricerca su attività come poesia, musica, danza, pittura, arte visiva, arte scenica, teatro, narrazione di storie e fotografia rimane inosservata perché non classificata sotto il termine art-based method o art-based. I progetti relativi alla costruzione della pace affrontano problemi simili, poiché attività come la trasformazione dei conflitti, la risoluzione dei conflitti, la riconciliazione, la coesione sociale e la costruzione della comunità non sono classificate come “peacebuilding”. “Peacebuilding” è un termine creato nel 1992 dall’ONU e tutti i governi e le entità sovranazionali lo utilizzano come termine ombrello per coprire diversi concetti; pertanto, non esiste oggi un codice mondiale uniforme. Posso condividere una ricerca scientifica che conferma ciò.
È interessante notare che quando si cercano studi su SCOPUS utilizzando i termini “art-based” e “peacebuilding”, i risultati mostrano solo 162 studi (fino a luglio 2023). Tuttavia, incrociando i riferimenti con termini correlati, c’è un potenziale di 45.190 studi.
Cosa significa questo???
Questa discrepanza evidenzia la natura frammentata della ricerca nella costruzione della pace basata sull’arte, suggerendo la necessità di ricerche più complete e unificate. Una revisione di portata con criteri di inclusione ed esclusione ben definiti potrebbe riformulare ed espandere questo ampio campo in un studio scientifico che abarca circa 3.000 studi. Questa iniziativa potrebbe stabilire una nuova direzione internazionale per integrare metodi basati sull’arte nella ricerca e nella pratica della costruzione della pace.
Sto cercando di formare un gruppo multidisciplinare che possa portare avanti questa ricerca oltre a contattare organizzazioni che possano supportarlo in vari modi, sia con know-how, finanziariamente o in altri modi.
Sono convinto che esista un vuoto internazionale di connessioni, quindi sarebbe molto importante creare una rete e una piattaforma virtuale per lo scambio di conoscenze che possa avere un impatto significativo, non solo per i praticanti, i ricercatori, gli operatori sul campo e le organizzazioni governative, ma anche per aumentare la consapevolezza generale sulla sua efficacia e, di conseguenza, far fruttare il materiale educativo che sicuramente giá esiste ma non é condiviso.
Con questo obiettivo in mente, sto lavorando per organizzare un forum internazionale sull’arte e la cultura per la costruzione della pace nelle Isole Canarie, che lo stato spagnolo ha promosso nell’atto 662/000129 del Senato la intenzione di rendere le Canarie una Zona Internazionale per la Cultura della Pace e i Diritti Umani.
Questo forum servirà come piattaforma per collegare praticanti e ricercatori, scambiare conoscenze e generare nuove idee.
Infine, questa grande ricerca da fare, la creazione di una piattaforma virtuale per stabilire una rete, scambiare informazioni e materiale educativo, e il forum dove nell’incontro tutto questo si salda in maniera relazionale reale, sono interconnessi.
Sto cercando collaborazione globale per portare avanti questi sforzi. Se sei interessato o hai contatti che possono contribuire come centri di ricerca sulla pace, fondazioni o organizzazioni finanziatore o persone che si vogliono rendere utili e hanno tempo da dedicare,
ti prego di non esitare a contattarmi.
