Daesh: Vulnerabilità, Emarginazione e Prevenzione

Gentile Presidente del Consiglio,

abbiamo una certezza, siamo vulnerabili.

Il governo può finanziare qualsiasi tipo di servizi segreti, difesa e quadruplicare gli sforzi, ma rimarremo vulnerabili.
Il primo malato di mente che sale armato su una metropolitana ad un ora di punta fa una strage. Anche in un centro commerciale qualunque.
Se muoiono 100 persone per un gruppo di scellerati, ci sarà quella copertura mediatica occidentale che vanno cercando.

Siamo vulnerabili, è certo.

La causa dei problemi che sono scaturiti nella notte di Parigi in estrema sintesi è l’emarginazione.
L’emarginazione internazionale si manifesta nel creare ciò che conosciamo come Daesh.
Quella nazionale porta ad arrivare a far partecipare persone come quelle di Parigi a certi efferati atti.

Lo stato italiano paga alla difesa e ai servizi almeno 500 milioni di euro l’anno(e forse molti di più se sommiamo tutto) per combattere gli effetti di questa emarginazione daesh, all’interno e all’esterno del nostro Paese.
Se lei, visto che è una persona giovane, lungimirante e comprensiva, decidesse di partire con un piano quinquennale per l’integrazione dell’emarginazione con la metà di quello che viene speso, si potrebbe fare un progetto di riabilitazione psicosociale dell’emarginazione a carattere nazionale, partendo dalle città superiori ai 50 mila abitanti dove questo sentimento è più forte.

Funziona se studiato bene!

Lo dico perchè ho visto notevoli cambiamenti.

Quando lei è venuto a salutare i militari italiani a Camp Arena in Afghanistan, io in quello stesso giorno ero a 6 km da Lei a fare corsi nel Riformatorio di Herat.

Ci pensi Presidente del Consiglio!

Lei ha un opportunità unica di far partire una delle migliori best pratice dell’ Occidente!

Ci sono menti che potrebbero fare bene un progetto del genere nel nostro Paese ed è plausibile che possa servire a prevenire futuri disastri.

Lavoriamo sulle cause finalmente e cerchiamo di prevenire le tragedie.

Si può!

Alberto Pennella

Un commento

Se ti va, Lascia un Commento